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Compagni di scuola

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E ci dissero:

"V'insegniamo qualcosa,

a tenere la penna,

a tenere la riga,

ma intanto state fermi,

vi prego, sono confusa!

A casa c'ho un gatto

che parla con gli spiriti

e nel pomeriggio

c'ho da portare mia figlia all'ACR,

quella che se non si dà una regolata

mi toglierà pure la pace della pensione!"

 

E i nostri occhi erano puri,

smarriti come le biglie 

rotolate per strada

e non ci credevamo

che avremmo imparato qualcosa,

perciò ci tenevamo stretti

come i cuccioli nelle gabbie

dei negozi d'animali;

 

mordendoci appena,

perdendoci appena,

pensando che il tempo

nessuno

lo avesse inventato mai.

 Angelo Naclerio - 05/06/2022 19:19:00 [ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]

Ma quanto -ai ricordi la colpa-
verseggianti mi paion meraviglie
queste appena sorridenti
appena seriose
rotolanti colorate
riflessive giocose
d’infanzie biglie
senza tempo, e di vite..
Buon poetare.

 Lilith50 - 05/06/2022 08:39:00 [ leggi altri commenti di Lilith50 » ]

“Ma intanto state fermi” , mi ha colpito molto. C’è l’impostazione di come avrebbero voluto che fossimo. Io ero quella che rompeva le righe e tutt’ora, spesso, “rompe”. I versi sul tempo che passa sono molto amari. Poesia apprezzata. Una buona giornata a te.

 Vincenzo Corsaro - 04/06/2022 18:51:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Tra ironia e sarcasmo la prima parte e mi ha fatto sorridere; molto profonda, intensa e bella la seconda che mi ha portato indietro a quei lontani anni facendomi commuovere. Un abbraccio e una buona serata :)
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